mercoledì 11 maggio 2011

Occhi di cristallo



Nacqui con gli occhi di cristallo, in una notte di stelle e focolari. Chiunque mi osservasse restava ammaliato, dall’immagine di sé riflessa nel mio sguardo.
Gli anni trascorrevano e il destino era lo stesso, ero amata immensamente e da chiunque. Ricevevo dichiarazioni d’amore ogni ora, mazzi di fiori ogni giorno, proposte di matrimonio ogni settimana. Ed io gioivo di tanto amore, e la mia frustrazione era evidente quando mi rendevo conto di essere una sola, e non poterne donare a tutti.
Un giorno, coi miei occhi di cristallo, silente mi fermai a guardare; notando che, colui che mi fissava, era il suo riflesso che amava contemplare.
Quel giorno mi resi conto di qualcosa che fu difficile da ammettere a me stessa: nessuno mi aveva mai amata per ciò che ero; per le mie carezze delicate al chiaro di Luna, per le mie occhiate languide prima e dopo un bacio, per le poesie brevi e delicate che dedicavo, per i miei sorrisi per il primo germoglio della primavera, per le mie lacrime davanti ad una palma moribonda.
Chiunque diceva di amarmi, era in realtà innamorato dell’immagine di sé che i miei occhi di cristallo riflettevano. Fissandomi per ore si fissavano, contemplandomi per ore si contemplavano, ed era l’immagine perfetta che i miei occhi di cristallo donavano di loro che amavano guardare, quell’immagine perfetta che soltanto una donna innamorata può donare.
Piansi a lungo lacrime di cristallo, che come piccole lame taglienti scivolavano nelle mie mani. E il sangue che ne usciva a stento era notato, ed io stringevo i pugni comunque, per non rischiare di mostrarlo.
Camminerò lungo una spiaggia desolata al tramonto, all’ora che i bambini e i genitori tornano nelle loro case per la cena. Camminerò ad occhi chiusi lungo la riva, orientandomi grazie alle onde del mare che toccheranno i miei piedi nudi. Le mie mani smetteranno di sanguinare quando qualcuno le prenderà, chiedendosi perché mai io cammini ad occhi chiusi, e lasciandomeli aprire soltanto per vederli brillare, e non per potersi specchiare.

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