Vorrei morire in un letto di fiori
sparsi da un vento leggero su un umido prato
le braccia distese e le gambe dischiuse
come un angelo che si prepara a levarsi in volo
Vorrei che nella mia mano destra vi sia lui
dal capo stempiato e il volto rugoso
ma quegli occhi vivi e splendenti come quelli d'un bambino
è il Ricordo, che indosso ha abiti vecchi e nuovi
un bavaglino al collo e sandali consunti ai piedi
e mi guarda, piangendo e sorridendo al tempo stesso
e sussurrandomi con tenerezza che m'ha tenuto in vita fino a quel momento
e continuerà a farlo anche quando chiuderò gli occhi
per poi riaprirli quando sarò ormai lontana dalle mie carni.
Vorrei che nella mia mano sinistra vi fosse lei
splendida nella sua chioma fluente e dorata
coi suoi occhi verdi, ricolmi di speranza nella luce e nel colore
piena di cicatrici sparse in ogni angolo di quel corpo perfetto
eppure ancora forte, e pronto a subire altri squarci
occhi tristi che ridono per la gioia d'aver pianto
E lei mormorerà, quando sarò in fin di vita
che è grazie a lei soltanto che ho vissuto
e nonostante il dolore, lo strazio e le lacrime di sale misto a sangue
i tradimenti, le cattiverie, le bugie e le omissioni
ho amato, ho saputo amare, ho dato tutto ciò che avevo
nel suo nome, che ora mi confessa
"io son l'Amore, e morirò con te, ma come il Ricordo anch'io ti terrò in vita
giacché non v'è spirito nè carne che potrà dimenticare
tutto ciò che hai dato e che hai perso, continuando a sperare"
Così con un sorriso, guardo entrambi
mi spengo senza lacrime né rimpianti
perchè non ho mai trattenuto ciò che in me pulsava
non ho mai temuto alcun giudizio nè rifiuto
ho amato e combattuto per amore
ho voluto bene anche a chi soltanto
m'ha vista come un corpo senza pianto.
E nel chiudere gli occhi, il mio ultimo pensiero
va a coloro che m'hanno amato davvero
che mi hanno dato senza voler nulla in cambio
perché a loro soltanto devo la presenza
dei due signori che mi tengono ora per mano
E del Rimpianto, non c'è nemmeno l'ombra lontana, nascosta fra i cespugli.
Woman Sleeping in a Landscape, 1931 - Salvador Dalì
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